In un giorno come questo,
nebbia al mattino,
pioggia la sera,
il nonno era solito
chiamarmi
e ci si sedeva
in cucina
davanti alle castagne bollite,
alle pere cotte nel vino.
Una delizia zuccherina
condita con chiacchiere
fitte fitte
nel pomeriggio
divenuto buio anzitempo.
Ed è così
che in un giorno
come oggi,
pioggia e nebbia
dal mattino a notte,
che salgo col cestino.
Sotto il mio grande,
vecchio pero,
raccolgo tra le foglie
il bottino di frutti
marroncini
che come diceva il nonno:
"Sono buone solo cotte!".
La ricetta
semplice,
i ricordi
tanti.
Le pere vicine nella pentola,
come lo siamo stati noi
per anni,
unici a capirci a sguardi...
Bagnate dal vino rosso,
(qui Bonarda dell'Oltrepò Pavese),
sotto una pioggia di chiodi di garofano,
cannella
ed un velo di zucchero...
Vai con la cottura.
Quando per casa
vaga un aromatico profumo
di frutta,
sono pronte.
Come lo ero io in due secondi,
quando lui mi chiamava
per una passeggiata notturna,
in solitaria.
Si caramella lo zucchero
a pentola scoperta,
si mangia col piattino,
subito.
Meglio con i figli
attorno ad un tavolo,
tra parole
e risate
nel vapore
della sera d'autunno.
Ma son buone anche più tardi,
al termine della cena,
per aver di che pensare
nel sonno.
Nonno,
stasera,
si sta un po' insieme.
Se poi
ci sono anche due fiori,
pure nonna sarà contenta.
Anche a me suscitano ricordi d'infanzia! Ma molto più vaghi... forse rifacendo la tua ricetta potrebbero tornarmi alla mente. Ciao e grazie della semplice ricetta!
RispondiEliminaGrazie! Che bello quando qualcosa ci racconta il passato ma anche ci invita al futuro!
EliminaUn abbraccio
Lorenza piacere di conoscerti, già dalle prime parole ho capito che questo blog è da seguire, le pere al vino rosso che meraviglia, nel tempo dei morti e delle castagne le facevamo spesso anche noi, i vetri appannati dalla stufa e quel profumo divino, grazie per questo ricordo e per la tua ricetta, da oggi ti seguo con piacere!
RispondiEliminaChe bello! Un motivo per cui gioire stasera! Grazie
EliminaUn abbraccio