Ha trascorso anni e anni
fuori,
posata accanto
ad un vecchio ciliegio.
Pronta ad accogliere
cesti
e piedi di uomini e donne
d'altri tempi.
Pioli consunti
dal sole e dall'acqua,
ganci in attesa di frutti golosi
da gustare subito.
Due,tre passi
e lo sguardo s'alzava
tra le fronde,
punto d'appoggio
per raccogliere,
ma anche per rallegrarsi
dell'aria
e del verde intorno.
Poi le ciliegie sono finite
e lei è diventata
una scala da cucina.
Strofinacci ed alloro
da appendere,
oggetti da cambiare
a seconda della stagione
e dell'umore.
Ed ecco che,
proprio ieri,
si è scoperto (qui),
(e grazie a Maria Sole...)
che le ghirlande
potevano anche essere luminose:
quale altro appoggio che non lei.
Palline di cotone,
colori da scegliere
tra mille,
infilate in una catena di luci.
Si appoggiano così,
come la mano riesce,
sparse,
in un abbraccio
a legni
abituati a ben altri tocchi.
Punto da osservare,
luminoso quanto basta,
compagnia per le serate
con il crochet in mano.
Il bello fa bene,
tra le foglie a maggio,
tra le luci in febbraio.
idea meravigliosa!
RispondiElimina.....e poi sono qua alla ricerca di nomi per la creatura che è in viaggio. Mi sto concentrando su nomi femminili - forse perchè, inconsciamente, vorrei una nipotina?
Maria Sole , meraviglioso nome. Grazie, se ce lo presti....Emanuela
Non posso che esserne felice! !!!Grazie! !!!
RispondiEliminabellissimo post complimenti, immagini e parole che toccano il cuore!!!! grazie per il tuo dolcissimo commento al mio post, grazie di cuore Lory
RispondiEliminaGrazie! !!!!Le tue parole vanno custodite nel cuore! !!!Sei grande!
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