Passa ai contenuti principali

Un mattino,di festa

Se i giorni cominciano
con l'azzurro
e il caldo
che attraversa le porte,
non puoi stare a poltrire.


Devi scendere con il sole,
anche se è festa.
Questo tempo rubato
è solo tuo.


Puoi salire,
nelle ombre del mattino
ed infilarti nel fiorito
che ci dona 
questo maggio assolato.


Le rose in bocciolo,
una ad una
ad aprirsi 
come occhi spalancati
verso il cielo,
avvolte tra altri verdi.


Ogni giorno diverse.


E' un momento in cui
si tira il fiato
raccogliendo
ad ogni respiro
questa bellezza cresciuta
nonostante i tuoi sbagli,
forse in una manciata
di ore,
gustando il vento tiepido
o l'ombra umida.


In questo silenzio,
unica compagnia
le fragranze che scendono
sul paese ancora nel letto
e le api a migliaia
sulla ginestra eccessiva.


Attendere così
i risvegli altrui,
cogliendo i riflessi
tra le foglie,
tenendo tra le mani 
spine e profumi 
di una rosa Damascena:
voglio il bello anche in casa.


Poi con i rami penduli e sottili 
di una betulla dimenticata,
immaginare di avvolgere omaggi
per chi,
tra poco,
sarà da festeggiare.


Cominciare il mattino
prendendo già il meglio.

Che altro di più?


Nuovi mattini.


Commenti

Post popolari in questo blog

E Malama:Canto di guarigione per la madre Terra

 Mi sono svegliata presto. Credits Prevedo la classica giornata di una maestra  che va a scuola a preparare l'aula ed i primi lavori dei bimbi. Mi incanto a guardare il sorgere del sole, per un attimo mollo i pensieri,il da farsi,il consueto,la velocità e scrivo ad un'amica: "Oggi necessito di una spiaggia con davanti il mare,semmai pure l'oceano." Ed è così che nasce il canto da proporre lunedì agli alunni,di certo più storditi di me. Credits Canto di guarigione per la madre Terra,così si chiama: E Malama .( Testo ) Lo eseguono gli hawaiani  davanti alle onde. L'ho imparato al Workshop di canto corale a cui ho partecipato,da un Maestro dal talento incredibile  Yoshihisa Matthias Kinoshita . Credits Il mio ragazzo ha accettato di seguirmi in questa idea  e mi ha accompagnato alla chitarra,lui che suona il violino. Voglio cominciare con calma,lunedì, a piedi scalzi sull'erba del prato che circonda l

Mio nonno era un ciliegio

Non una palma. In realtà ci è voluta una settimana per metabolizzare questo ritorno dopo le vacanze di Natale. La partenza di un figlio, gli impegni a scuola, il gelo sulle strade, la confusione della casa abbandonata a se stessa, nuovamente... Diciamo tempi duri anche per il barattolo della felicità! In più noi docenti abbiamo dovuto affrontare il tema del lutto in classe, venendo a mancare un bambino afflitto da gravi patologie. Dunque, un pomeriggio ho vagato nei ricordi, nei libri, sul web  e finalmente mi è parso d'aver trovato una via,un senso, per raccontare ai bambini questo distacco con lievità. Credits Mio nonno era un ciliegio Quando avevo quattro anni, avevo quattro nonni: due nonni di città e due nonni di campagna. Quelli di città si chiamavano Luigi e Antonietta e assomigliavano spiccicati a tutta la gente di città. Quelli di campagna si chiamavano Ottaviano e Teodolinda e non ass

I Cacciatori nella Neve:raccontare un dipinto

Tutto comincia da un quadro e da cosa può raccontare.   (Un consiglio,fate partire la musica.)   L'atmosfera,i colori,la ricchezza dei particolari,i personaggi,il silenzio,la fatica dei passi sul declivio,i pensieri,il fascino,il mistero,la fiaba,la malinconia,il passato,la magia,i villaggi,le case,le montagne,il cielo,la luce...tutto davanti ai nostri occhi,ingrandito sullo schermo della lavagna interattiva ,un mattino di febbraio e gli alunni,attenti,seduti tra i banchi. Adoro questi momenti. L'arte di Bruegel stamattina si fa prossima. Diventa un mezzo per crescere,per immaginare,per raccontare,per meravigliarci,per amare qualcuno che molto tempo fa ha incastonato alberi e persone e cielo e montagne in un abbraccio di ghiaccio. Questo è febbraio,dicono i ragazzi. Lo osservano,anzi vogliono i tablet ,i miei nativi digitali ,per ingrandire e vedere cosa vi è altre il vicino,il mostrato ed anche io imparo,scopro e scrivo. Assieme annotiamo tutto.