Al mattino presto
è giunta l'idea.
Magari creo
una ghirlanda di nomi
per la classe.
Mi serve una base di polistirolo.
La rivesto
con strisce
della solita tenda Ikea,
quella che ho già usato qui,
che sa di piccoli disegni
su fondo bianco:
è adatta.
La luce silenziosa dell'alba,
un po' nuvolosa,
la rende pronta.
Da quando sono passata da Chiara,
ne sono rimasta affascinata,
la calligrafia moderna:
i nomi li vorrei così.
Però,
non ne sono capace
(ancora o mai?)
e quindi non mi resta
che affidarmi al web
e scaricare
qua e là
alcuni font
che mi colpiscono.
Si stampa
su carta da lucido.
Mi piace la sua consistenza,
la leggerezza delle lettere
appoggiate al trasparente.
Nomi dei bimbi,
delle maestre,
delle materie,
degli intervalli,
ripetuti
con grafie sottili,
spesse,
audaci
o minuscole.
Piano,piano,
si dispongono in cerchio,
coprendo l'anello,
sovrapposti,
a fianco,
in file.
Una striscia di lavagna
indica la classe:
si usa il nuovo,
la tecnologia;
si usa il gesso
che scricchiola sul nero.
Non resta che appendere
la ghirlanda
alla porta della classe
e partire...
Lunedì.
Il bottone grigio
sta per il non scritto
dell'anno.
Ognuno ha bisogno del suo
Jolly.
Che sia questo?
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