E' strano
scrivere di qualcosa
e postare le foto di altro.
Eppure è come mi sento
adesso.
Travolta da mille emozioni,
nel colmo delle faccende
da depennare una ad una dal mio quadernetto:
c'è un arrivo importante
per cui vale la pena
pensare,
organizzare,
pulire,
cucinare come non ci fosse un domani;
c'è una partenza da metabolizzare,
farsene una ragione,
magari gioirne,
sempre in vista del fatto
che loro,
i figli,
ad un certo punto,
debbono seguire la propria strada...
Tutto ciò mi fa sentire in una bolla.
Meglio,
in tante bolle,
come quelle che oggi
ha soffiato Noah.
La bolla degli abbracci,
da non lesinare,
la bolla delle torte
da far lievitare
nonostante la calura,
la bolla di cene al fresco,
sul terrazzo pulito come mai,
la bolla...
In effetti,
ad ogni soffio ne escono a centinaia:
durano poco,
ma sono bellissime
nella loro lucentezza.
Dunque galleggiare
per attimi
tra fiori d'ortensia
e cielo caldo,
può avere un senso.
Come mi ha ricordato un'amica,
talvolta può essere
persino più bello,
il tempo dei preparativi,
dell'oggi faccio questo
e domani tocca a quello,
che poi
il momento della festa,
dell'incontro,
del saluto.
Dubbiosa su questo punto,
ho provato a concentrarmi
sul qui e ora,
sul l'afa che subisco,
sulle troppe idee
che mi arrivano,
sulle persone
inaspettate,
pronte a farmi doni
e cortesie,
per vivere con me
i giorni che verranno.
Di certo noi
saremo diversi.
Almeno per l'inglese
che dovrà di sicuro migliorare.
(Spero?).
Perchè allora non concentrarsi
su un mobiles
un po' assurdo
per i miei gusti:
tutti scettici a casa.
"Tu non usi la plastica!"
"Soprattutto,non vai a rubare le bottiglie
in giro!"
Ma sono in una bolla
e quindi posso.
Si taglia il fondo delle bottiglie.
Si "affumicano " leggermente i bordi per rendere più gentili
i fiori- bubble così ottenuti.
Si prendono due legnetti marini,
si legano con lo spago
e piano,
piano,
si affollano di pendenti,
cercando di creare un'armonia,
ma anche non troppo.
Poi quando il tutto
suona leggero nell'aria,
si può appendere all'ulivo,
tra le rose sfiorite
e quelle che provano a sbocciare
a Luglio.
Vicino all'oleandro ,
mi pare non disturbi troppo,
ma lo voglio vedere:
mi devo ricordare di quando
vagavo in casa e fuori
senza soluzione di continuità.
Ha ragione l'amica:
essere bolla non è male,
e quando finirà?
Mi sa che proverò ad essere luce,
di notte,
colorata.
Non è male.
Ora via,
ci sono nuovi tick
da spuntare.
Oh my God,yes!
Interessanti le tue bolle di plastica, bella idea.
RispondiEliminaGrazie mia cara! Ci provo ad esagerare !!!!
EliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
Eliminapoetessa ?!
RispondiEliminaGrazie,mi piace il tuo commento,molto!
EliminaIo non uso la plastica ,ma visto il risultato dovrò andare a rubare bottiglie di plastica !!
RispondiEliminaA amizade nos faz ver o mundo com olhos novos.
RispondiEliminaFeliz dia do amigo!!!!!
Beijos Marie.
Grazie mia cara!!!
RispondiEliminaPoesia pura, nell'insieme il tutto, le immagini, la creatività, i tuoi pensieri..., tutto unito dal sottile filo conduttore delle emozioni che sai trasmettere, e che catturano per davvero!!!
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