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Il coro,la scuola,i passi


Di passi  ne ho fatti tanti.
Quando ero giovane ho attraversato quasi tutte le Alpi Marittime e non solo:
sentieri e scarponi erano il mio pane quotidiano.


Poi con l'appesantirsi degli zaini e il crescere della famiglia,ho rallentato.


Comunque non ho mai smesso veramente:
camminare mi fa bene e mi aiuta a riflettere.
In realtà con i passi arrivano le idee,i nuovi propositi,
le soluzioni ed anche una certa euforia.


E' durante una camminata che ho pensato 
di poter formare un coro con i bambini a scuola.


       Un percorso lungo un anno,fatto di alti e bassi 
che mi ha riempita di soddisfazioni,di affanno a volte, 
ma certo anche di euforia
 quando li ho addirittura portati ad una Rassegna Musicale,
tutti emozionati su un palco,me compresa.


Ecco cosa ho risposto ad un'intervista,
a caldo,quando la cima,il passo finale,
quello che ti fa dire,
siamo arrivati,
era sotto i miei piedi.


1)   E’ facile formare un coro?
Formare un coro non è per niente facile, soprattutto se si tratta di 50 bambini della scuola primaria. Bisogna sommare le differenze, smorzare le divisioni, oltrepassare le timidezze, sorvolare sulle imprecisioni, accogliere ogni voce come un elemento unico e prezioso che dà valore al tutto.
Per intenderci si  deve fare una squadra

2)  I ragazzi hanno capito l’importanza di far parte di un coro?
Si, hanno capito che fare musica e cantare non è solo divertimento, ma richiede un impegno notevole, fatto di attenzione, concentrazione, memoria e conoscenza della musica rispettando le comuni regole del vivere bene in classe, come accogliersi, il non prendersi in giro ,accettando gli sbagli propri ed altrui.

3)  Come hanno risposto i ragazzi?
Gli alunni hanno accettato la sfida, si sono messi in gioco e piano piano, settimana dopo settimana, hanno preparato un repertorio e soprattutto le  canzoni da proporre alla rassegna musicale

4)  Come è andata la serata della Rassegna Musicale ?
 Benissimo,i canti scelti stati eseguiti in maniera perfetta con un quasi sorriso sulle labbra, pronti ad accogliere gli applausi dei genitori e delle maestre entusiaste.
Una volta ritornati ai  posti, con la soddisfazione d’aver fatto bene, una bambina ha detto: “Il prossimo anno si deve fare un concorso che magari possiamo pure vincerlo!”.
In realtà abbiamo già vinto.
Insieme.


E dopo un anno sono tornata sui sentieri,
nel bosco,
a meditare,a fare il pieno di profumi,di pensieri,di salite
ed anche di euforia.
Un lago appare all'improvviso al culmine dei passi:anche stavolta un premio.
Insieme.


Commenti

  1. Il tuo post mi ha fatto ricordare due cose: la prima è che è troppo tempo che non vado a camminare... e spero di rimediare presto perché la mia mente ne ha bisogno più del mio corpo! 😊
    La seconda è che, alle scuole medie, il nostro maestro di musica ci disse che avrebbe selezionato alcuni di noi per far parte di un coro. Io ero emozionatissima perché adoravo cantare e speravo tanto mi scegliesse. Ci disse di cantare tutti insieme, non ricordo la canzone, e intanto lui sarebbe passato tra noi e avrebbe detto sì o no. Quando arrivò a me, fece un gesto come per liquidarmi e andò oltre... ci rimasi malissimo, tanto che per anni non ho più cantato se non sotto la doccia.
    Poi,un giorno, mi sono rimessa in gioco e per un po' ho fatto parte di un coro di adulti ed è stata un'esperienza bellissima.
    Questo per dirti che non solo hai avuto un'idea fantastica, ma hai saputo anche unire invece che dividere e non hai escluso nessuno. BRAVA!
    Un abbraccio
    Alice

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