Passa ai contenuti principali

Alla ricerca di...


Io piango di rado.


Mi emoziono,mi rammarico,
mi arrabbio,resto delusa,
ho nostalgia,partecipo al dolore,
mi incanto...


Chiudo gli occhi
e sto in silenzio.


Ma, 
se torno a casa 
dopo aver salutato
il mio ragazzo 
in partenza per l'America,
se la casa è silenziosa 
ed eccezionalmente vuota,


se ,tra le tante,
scelgo di mettere "Hurt "di Johnny Cash,


 se penso al bello che c'è stato 
in una vita tra me,
tra noi,
e lui,
lo faccio,


piango.


 Poi mi metto al lavoro.


In realtà
credo che ciò mi faccia bene.


Elaboro,
sono pronta a ripartire,
mi metto alla ricerca,
nuovamente operativa:
con il resto della famiglia,
con il piccolo,
con l'americano raggiante
da salutare attraverso il video del computer,
con orizzonti e sentieri da affrontare.


Il tempo a venire,
mi vien voglia di accarezzarlo
e magari nuovamente piangere
inondati dalla bellezza di una salita,


 dal cielo mutevole,
dal difficile nascosto nei passi
e dal fiato che diventa corto.


..in ogni tempo, attraverso il vento, 
strada facendo.. io vado e imparo...»
Chantal Mauduit 

Buon Agosto!


Madonnina sul  Monte Morfreid 2496m.

Commenti

  1. Bella tu, belli i pensieri e l'emozione che mi hai dato. Ciao cara buona estate.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie per le tue parole, per le emozioni che condividi e per la forza che sai infondere con la tua saggezza!!! Buona estate a te 💖😊

      Elimina
    2. Buona estate anche a te!!!! ❤️

      Elimina
  2. Risposte
    1. Già, credo che tu capisca.... Buona estate anche a te!

      Elimina

Posta un commento

Non inserire link cliccabili altrimenti il commento verrà eliminato. Metti la spunta a Inviami notifiche per essere avvertito via email di nuovi commenti al post.

Post popolari in questo blog

E Malama:Canto di guarigione per la madre Terra

 Mi sono svegliata presto. Credits Prevedo la classica giornata di una maestra  che va a scuola a preparare l'aula ed i primi lavori dei bimbi. Mi incanto a guardare il sorgere del sole, per un attimo mollo i pensieri,il da farsi,il consueto,la velocità e scrivo ad un'amica: "Oggi necessito di una spiaggia con davanti il mare,semmai pure l'oceano." Ed è così che nasce il canto da proporre lunedì agli alunni,di certo più storditi di me. Credits Canto di guarigione per la madre Terra,così si chiama: E Malama .( Testo ) Lo eseguono gli hawaiani  davanti alle onde. L'ho imparato al Workshop di canto corale a cui ho partecipato,da un Maestro dal talento incredibile  Yoshihisa Matthias Kinoshita . Credits Il mio ragazzo ha accettato di seguirmi in questa idea  e mi ha accompagnato alla chitarra,lui che suona il violino. Voglio cominciare con calma,lunedì, a piedi scalzi sull'erba del prato che circonda l

Mio nonno era un ciliegio

Non una palma. In realtà ci è voluta una settimana per metabolizzare questo ritorno dopo le vacanze di Natale. La partenza di un figlio, gli impegni a scuola, il gelo sulle strade, la confusione della casa abbandonata a se stessa, nuovamente... Diciamo tempi duri anche per il barattolo della felicità! In più noi docenti abbiamo dovuto affrontare il tema del lutto in classe, venendo a mancare un bambino afflitto da gravi patologie. Dunque, un pomeriggio ho vagato nei ricordi, nei libri, sul web  e finalmente mi è parso d'aver trovato una via,un senso, per raccontare ai bambini questo distacco con lievità. Credits Mio nonno era un ciliegio Quando avevo quattro anni, avevo quattro nonni: due nonni di città e due nonni di campagna. Quelli di città si chiamavano Luigi e Antonietta e assomigliavano spiccicati a tutta la gente di città. Quelli di campagna si chiamavano Ottaviano e Teodolinda e non ass

I Cacciatori nella Neve:raccontare un dipinto

Tutto comincia da un quadro e da cosa può raccontare.   (Un consiglio,fate partire la musica.)   L'atmosfera,i colori,la ricchezza dei particolari,i personaggi,il silenzio,la fatica dei passi sul declivio,i pensieri,il fascino,il mistero,la fiaba,la malinconia,il passato,la magia,i villaggi,le case,le montagne,il cielo,la luce...tutto davanti ai nostri occhi,ingrandito sullo schermo della lavagna interattiva ,un mattino di febbraio e gli alunni,attenti,seduti tra i banchi. Adoro questi momenti. L'arte di Bruegel stamattina si fa prossima. Diventa un mezzo per crescere,per immaginare,per raccontare,per meravigliarci,per amare qualcuno che molto tempo fa ha incastonato alberi e persone e cielo e montagne in un abbraccio di ghiaccio. Questo è febbraio,dicono i ragazzi. Lo osservano,anzi vogliono i tablet ,i miei nativi digitali ,per ingrandire e vedere cosa vi è altre il vicino,il mostrato ed anche io imparo,scopro e scrivo. Assieme annotiamo tutto.