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Visualizzazione dei post da gennaio, 2017

Chunky yarn ovvero copertina

Di questi tempi sono attratta dalla lana grossa, nei colori naturali e chiari  e che magari ancora profuma di prato e di pecora. Girando per il web ho visto una miriade  di bei lavori che utilizzano proprio questi filati oversize: morbidi, caldi, per le coccole serali dopo il tanto di ogni giorno. Si utilizzano grandi uncinetti e in pochi giorni si terminano coperte cappe.cuscini e molto altro. Naturalmente non è facile reperire questi filati nei miei dintorni e soprattutto se si cercano di limitare i costi. Si può di certo ordinarla on line, però se vedi una gran bella lana, anche economica, su una bancarella del mercato provi a pensare come  renderla più "chunky", ossia pesante e spessa... Magari doppiando i fili si può ottenere un risultato simile a quelli visti in giro... E coperta per il piccolo sia, ora che la mamma gli ha preparato un letto nuovo

Mani

Questo sono tempi strani, senza posa nel freddo di giorni pieni pieni e non sempre di cose belle. I pensieri viaggiano e spesso non trovano risposte. Devo ricominciare dalle mani. Adoro usarle, mi fa stare bene. Credits E più le uso, più sento d'essere nel giusto. Mi pare di crescere, di migliorare, di imparare ancora anche quando sbaglio e devo rifare. Credits A volte per dare un nuovo impulso in classe, per combattere l'abitudine, organizzo un lavoretto, un alcunché da creare con le mani. Coinvolgo i bambini con carta, colla, forbici e colori. Credits Li faccio sporcare, realizzare un plastico di carta pesta per posarci i dinosauri oppure un palcoscenico per far danzare i personaggi delle fiabe. Vedo che anche loro stanno bene. Poi la sera mi fermo e penso alle sue di mani, quelle piccole che vogliono star fuori anche quando il sole  è già sce

Mio nonno era un ciliegio

Non una palma. In realtà ci è voluta una settimana per metabolizzare questo ritorno dopo le vacanze di Natale. La partenza di un figlio, gli impegni a scuola, il gelo sulle strade, la confusione della casa abbandonata a se stessa, nuovamente... Diciamo tempi duri anche per il barattolo della felicità! In più noi docenti abbiamo dovuto affrontare il tema del lutto in classe, venendo a mancare un bambino afflitto da gravi patologie. Dunque, un pomeriggio ho vagato nei ricordi, nei libri, sul web  e finalmente mi è parso d'aver trovato una via,un senso, per raccontare ai bambini questo distacco con lievità. Credits Mio nonno era un ciliegio Quando avevo quattro anni, avevo quattro nonni: due nonni di città e due nonni di campagna. Quelli di città si chiamavano Luigi e Antonietta e assomigliavano spiccicati a tutta la gente di città. Quelli di campagna si chiamavano Ottaviano e Teodolinda e non ass

Happiness jar

 Le feste sono finite. Ci sono stati i giorni delle cene e dei pranzi  in compagnia di amici e parenti; ci sono state le passeggiate  attraversando l'aria fredda dell'inverno; sono arrivati i pomeriggi  del "fare niente" accanto ai figli sul divano; per non scordare le tante serate  da vivere davanti all'ennesimo film  e le risate per le ultime imprese dal piccolo; i  momenti felici  hanno reso queste vacanze speciali e liete. Poi c'era Lorenzo. Così mi pare d'essermi dimenticata  dell'influenza  che ha fatto man bassa nella nostra casa, della sera in Pronto per una caduta, dei compiti da fare un po' per tutti  e del pensiero che questo momento di stasi, di quiete,sarebbe comunque finito... Come fare a progettare il nuovo. Ad essere sereni,positivi, a trovare qualcosa di bello  quando ognuno di noi si troverà nuovamente "in gioco". Poi mi sono imbattuta   nell'H

Greenery ovvero il verde che verrà

Dopo aver respirato per giorni il rosso,l'argento o l'oro, mi è venuta la nostalgia per il verde, quello che verrà. Non se ne vede molto in giro. Per fotografarlo,  sono stata a lungo fuori. Poi si tratta di verde spento, manca la luce del sole  e anche alle undici del mattino, tra le nebbie di gennaio, non brilla come dovrebbe. Nonostante tutto, fa sempre star bene andare a cercarlo, in tutte le sue tonalità. Come dico ai bambini in classe, non esiste un unico verde steso sui prati o negli orizzonti qui sulla terra. credits Wikipedia Così i banchi si riempiono di pastelli verde smeraldo , verde acqua , verde cinabro,verde bandiera , per cominciare con i più comuni anche se non mancano il verde muschio .il verde trifoglio ; solo una volta un bimbo mi ha mostrato il verde persiano ( qui) . In realtà mi sono soffermata su questo colore pensando ai giorni che ci attendono davanti, a